cose da sapere sullo zero-party

Cos’è lo Zero-Party Data, e perché sta diventando popolare

Non molti ancora sanno cos’è lo Zero-Party. Nell’era della piena esplosione virtuale e digitale, abbiamo notato come alcune cose tendono ad essere fuori il controllo degli utenti. Questi con il tempo hanno protestato naturalmente, e man mano c’è chi ha sempre più ascoltato queste voci e critiche.

Indice dei contenuti

Fra queste vi è Google, il quale ha prima iniziato ad intavolare il discorso con il FLOC. Ha poi abbandonato questo progetto in favore d’altre novità, con anche la scelta piuttosto sorprendente di eliminare i Cookies di terze parti dalle loro logiche principali di navigazione.

Questo significa che per molti aspetti, i vari siti web non potranno più condividere informazioni pubblicitarie fra di loro, o almeno ne verrà limitata l’influenza. Non si potrà notare se l’utente ha comprato delle bibite in un negozio, così da proporne altre pubblicità in altri luoghi in successivo. Questo elimina anche la possibilità di scegliere continuamente le nostre preferenze per il GDPR considerando che i contenuti traccianti non saranno esistenti, seppur fatta esclusione per certe categorie.

Zero-Party ovvero niente informazioni condivise

Per questo sta diventando sempre più necessaria la presenza di quella che è definita come lo Zero-Party, che indica chiaramente un sito, un servizio o un business che non condivide i propri cookies ed informazioni con altri Brand ed Aziende.

L’impegno di questo sacrificio è specifico, in quanto non solo prende in puro rispetto quel che adora l’utente, elimina anche la possibilità di confondere le sue preferenze con quelle di altre persone, e dà anche accesso ad una strategia di Marketing aggiuntiva.

I vantaggi dello Zero-Party

Avere la possibilità di usare lo Zero-Party da accesso a numerosi vantaggi, sia per la persona interessata che anche per il proprio Business. Illustriamone un paio:

Privacy

La persona conserva la propria Privacy, ma il Business ha l’esclusiva su quelle informazioni. L’utente vuole la propria Privacy. Con lo Zero Party, questo viene garantito tranquillamente considerando che tutto ciò che riguarda la persona viene memorizzata all’interno del Business e rimarrà memorizzato solo in quell’ambito.

Questo significa che solo voi avete queste informazioni in vostra proprietà, ed è un fattore più che esclusivo: nessun altro competitore potrà sapere cosa vuole o meno il cliente. Perciò, potete sviluppare un rapporto più approfondito con l’utente.

Offerte esclusive e personalizzate

È possibile creare offerte esclusive per chi accetta di condividere i propri dati con l’azienda. Proprio per questo motivo è possibile anche premiare l’utente che vuole condividere i dati esclusivamente con l’azienda.

Il tutto è possibile tramite sconti, coupon, ed altro ancora che possono invogliare il potenziale cliente a condividere le proprie informazioni con l’azienda. Alla fine dei conti, si tratta comunque d’un vantaggio che va su ambedue i lati, e può perciò concludersi anche con qualche altra vendita aggiuntiva.

Inoltre, non si può ignorare che le informazioni saranno genuine al 100%, senza alcune condivisione dall’esterno e senza, perciò, falsi-positivi sulle preferenze dell’utente.

I sistemi da integrare

Giustamente bisogna anche saper sfruttare i vantaggi dello Zero-Party come si deve, usando mezzi che sono certamente molto conosciuti nell’ambiente, ma applicati ancora meglio rispetto ad anni fa. Questi ad esempio sono:

  • le newsletter, con le quali si può rendere noto che il sito rispetta una pratica Zero-Party e come tale può offrire dei vantaggi aggiuntivi, compresa una comunicazione diretta senza ottenere spam aggiuntivo nella posta. Questo permette anche di ridurre le emissioni inquinanti, dando così un atmosfera più “Green” al Business;
  • trigger e flags, ovvero i vari comportamenti programmati nel sito, nel quale è possibile controllare quando un utente torna e cosa compra con maggiore interesse. Queste informazioni sono molto più precise e possono costituire una riduzione delle complicazioni di programmazione;
  • carte fedeltà, o Fidelity Cards, sono un altro metodo per garantire un uso contenuto delle informazioni personali pur offrendo un vantaggio aggiuntivo che va giustamente ad indicare il riscatto di coupon ed altri sconti. Un buon modo per farne uso è magari tramite la promessa di accettare le condizioni Zero-Party dell’azienda.

Non si può evitare il futuro: un giorno lo Zero Party sarà più che strettamente necessario, qualcosa che comunque ha numerosi vantaggi per un Business. L’importante è prepararsi con largo anticipo per offrire così tutte le ultime novità al cliente futuro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *